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DIOSSINA: CI AVETE ROTTO I POLMONI!

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L’uomo nel corso dei secoli, ha fatto dei passi da gigante in termini di evoluzione del suo stile di vita, ma ha anche contribuito a inquinare profondamente il nostro pianet

a, inizialmente non curandosi molto dell’impatto ambientale, termine, tra l’altro nato solo di recente, come le parole ecologia, ecosostenibile o energia verde. Og

gi si è finalmente capito che l’inquinamento è la principale causa dei cambiamenti climatici, in particolare del riscaldamento globale, ossia l’aumento della temperatura terrestre. Basta vedere un documentario per capire che sempre più ghiacciai si stanno sciogliendo, piove di più, il livello del mare si innalza, i deserti diventano sempre più estesi.

Oppure pensiamo a quanto siano inquinati il mare e i fiumi e a tutti gli animali costretti a migrare o che muoiono a causa dell’inquinamento, così come ai fertilizzanti usati in agricoltura. Le sostanze nocive nell’acqua, nei vegetali e negli animali che poi finiscono sulle nostre tavole, inoltre, rischiano di contaminare anche la salute umana.

Un altro grande problema è lo smaltimento dei rifiuti non biodegradabili o di sostanze radioattive, tanto che il commercio di rifiuti spesso viene intercettato dai canali delle organizzazioni criminali che vi lucrano sopra con conseguenze nefaste non solo per l’ambiente, ma anche per la salute delle persone. Anche la deforestazione è un grave problema, in quanto porta il terreno a essere più debole e soggetto a frane e smottamenti.

Negli ultimi decenni, molti Stati hanno iniziato a preoccuparsi maggiormente del tema ambientale, proponendo accordi internazionali sul clima, investendo sulle fonti di energia rinnovabili, trovando metodi per rendere le città meno inquinate e rispettando maggiormente gli spazi verdi. In ogni caso, è compito di ognuno di noi trattare bene il pianeta in cui viviamo. Fare la raccolta differenziata, non buttare cartacce o gomme da masticare in terra, usare la bicicletta o andare a piedi quando è possibile invece di usare l’auto sono tutte buone abitudini con cui potremmo salvare il pianeta. Spesso ciò che ci manca è la forza di volontà e il pensiero che se siamo solo noi a comportarci in un certo modo, la situazione non cambierà mai. Certo, ognuno di noi è solo una goccia nel mare, ma dopotutto: “cosa è l’oceano, se non una moltitudine di gocce?”

Ed eccoci qua a cercare di rappresentare tutto ciò attraverso il nostro carro.
Quest’anno abbiamo deciso di raffigurare un bambino, così piccolo e così indifeso, che con la sua innocenza si ritrova a giocare con degli alberi totalmente bruciati per colpa dell’inquinamento. Troveremo ritratto quel neonato con una maschera antigas per riuscire a proteggersi da tutte le negatività che lo circondano. Il nostro carro sarà contornato da fabbriche ed inceneritori che nella nostra vita quotidiana sono una delle cause principali dell’inquinamento dell’aria che dobbiamo respirare.
E allora mentre aspettiamo che dall’alto calino leggi che ci spingano ad agire per bene, muoviamoci. Mentre restiamo in attesa il mondo soffoca, viene schiacciato sotto il peso della noncuranza e dell’indifferenza. Ogni secondo è importante, ogni secondo conta, e ogni nostra azione può essere fondamentale. Impariamo dai giovanissimi, allora, che non aspettano, che non si limitano a sperare e che hanno il coraggio di alzarsi in piedi per gridare al mondo intero che cosa bisogna fare!