2017 I Carri

Fantasilandia – “Sempre più giù”

Avete mai pensato o provato ad immaginare quante cose meravigliose possiamo trovare nel fondo del mare o negli abissi dell’oceano? E’ un mondo molte volte inesplorato, e se ci potessimo spingere fino al massimo della profondità sicuramente troveremmo un mondo incontaminato, quasi surreale. Avete mai immaginato, quando vi immergete nell’acqua del mare o dell’oceano con quante specie di animali e piante siete a contatto? L’Oceano è la più vasta distesa d’acqua salata presente sulla superficie terrestre e ne occupa la maggior parte. E noi uomini come trattiamo questo gigante buono? Il rispetto che merita è tradito dalla mano egoista di noi umani. Petrolio, agenti chimici e altri agenti inquinanti contaminano le acque :  il tema che viene affrontato con questo carro  è l’inquinamento marino che danneggia una delle parti più importanti del nostro ecosistema. Un imponente e maestoso subacqueo vuole immergersi per godere delle meraviglie dei fondali , ma con stupore e un po’ di rammarico si ritrova di fronte ad una situazione dove pesci e tutte le creature marine non vivono in buone condizioni. Per trovare quell’ ambiente incontaminato è così costretto ad andare “sempre più giù”, alla ricerca di quel paradiso ormai sempre più difficile da incontrare.  I “marinai” di Fantasilandia intendono sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema di interesse planetario convinti che ogni battaglia e ogni protesta possa indurre consapevolezza nella società affinché protegga l’ambiente in cui viviamo. L’invito è dunque quello di non fermarsi in superficie ma a scendere sempre in profondità nelle questioni per prendere vera coscienza dei problemi che ci circondano.

Simpatiche Canaglie – “Amore Rubato”

L’amore rubato è un libro di Dacia Maraini in cui, attraverso brevi storie tratte dalla cronaca, l’autrice ci pone di fronte alla violenza di cui sono vittime le donne. Un tema di attualità, che i mezzi di informazione raccontano per il clamore che questi fatti sono in grado di suscitare quando raggiungono un tragico epilogo ma che altrettanto velocemente vengono dimenticati. Verità scomode che sono più vicine di quanto possiamo immaginare e che coinvolgono persone comuni, sovente insospettabili dove vittima e aggressore sono parte della stessa cerchia di affetti.  Il significato del titolo è proprio questo : quelle persone che dovrebbero ricambiare il tuo amore, sono quelle che te ne privano con un gesto di immaturo egoismo. La rappresentazione vede al centro del carro un grande drago, simbolo di male e distruzione nella mitologia occidentale , e al tempo stesso di fortuna e bontà per quella orientale. Una figura dunque ambigua e dai due volti che emerge dalle fiamme e nella sua azione distruttrice rincorre 2 figure  apparentemente femminili che si  riveleranno essere solo due vestigie, due involucri vuoti che simboleggiano il corpo svuotato dalla sua anima. La violenza che è fuori entra dentro cacciando via l’amore ed i buoni sentimenti , come nel concetto di Yin e Yang: bene e male si rincorrono e si scambiano in un abbraccio continuo dove alla fine non c’è nessun vincitore perché anche il drago stesso rimane intrappolato dalle sue stesse fiamme, logorato all’interno dai cattivi sentimenti.  La società moderna è ancora piena di preconcetti nei confronti della donna, spesso svilita o considerata come oggetto. Quale insegnamento può portare il carnevale in questa riflessione sul comportamento dell’uomo? Nella vita di tutti i giorni indossiamo una maschera per nascondere quello che abbiamo dentro : taluni per celare un mostro, altri per mascherare dolore e sofferenza. La speranza è quella di riuscire a togliere tutte queste maschere, rendendosi conto che il problema esiste, è reale, e non è una favola come quella del drago. Dobbiamo puntare sui giovani e su quei bambini da sempre protagonisti del carnevale a Ceggia promuovendo un’educazione fondata su sentimenti genuini e il rispetto degli altri.

 

Amici del Carnevale – “Scacco al potere“

Quando si tratta di controllare gli esseri umani non c’è miglior strumento della menzogna. Perché, vedete, gli esseri umani vivono di credenze. Le credenze possono essere manipolate. Il potere di manipolare le credenze è l’unica cosa che conta – Michael Ende. Noi tutti siamo convinti di essere i padroni di noi stessi, promotori del nostro destino, invece ci troviamo in una società dove non siamo padroni nemmeno del tempo che abbiamo nella nostra giornata.Infatti, lavoro, politica, case farmaceutiche e grandi multinazionali determinano il destino dell’umanità: se la crisi è ancora in atto o se è stata superata, se dobbiamo vivere in pace oppure fare la guerra, se dobbiamo dedicare più tempo al lavoro e magari perdere la prima partita di calcio di nostro figlio o il primo saggio di danza di nostra figlia. Tutto sta nelle loro mani e allora ecco che noi esseri umani, con le nostre convinzioni siamo rappresentati come il re e la regina di scacchi, personaggi potenti e capaci di muoversi in ogni direzione ma sempre e comunque manovrati da altri personaggi.Questi forti poteri sono rappresentati invece da una maschera tetra, cupa e cattiva, ma con una faccia d’oro a testimoniare la ricchezza dei potenti del mondo che danno l’impressione di far compiere ad ognuno delle scelte consapevoli, ma che in realtà manovrano ogni nostra decisione a loro piacimento come i burattinai manovrano le loro marionette. E’ giunto il momento di prendere in mano la situazione, riuscire a rompere quei fili che ci uniscono ai nostri burattinai e far vedere veramente chi siamo! Siamo pronti a giocare la nostra partita, combattendo per raggiungere la vittoria finale facendo finalmente scacco al potere!

 

Ventenni Revolution – “L’amor che move il sole e l’altre stelle”

Come per Dante è l’amore ad imprimere il movimento a tutti gli astri, ad attirare e a far muovere l’universo intero, così per la nostra vita sono la cultura e le tradizioni con cui siamo stati cresciuti. Un filo conduttore che ci permette di affrontare le esperienze e gli ostacoli che si presentano nel nostro cammino. La cultura muove la sete di conoscenza come una ruota che gira attorno al proprio asse. La tradizione permette di mantenere costante il desiderio di proteggere ciò che si è appreso e ciò che ci è stato tramandato a partire dal piacere nel godere delle cose belle. Un’imponente libreria si erge alle spalle di un personaggio alquanto singolare, uno di quei tipi che, ormai, non si incontrano più tutti i giorni. Un bibliotecario all’antica, dall’aria austera ma dal cuore buono e dalla cultura sconfinata : uno che ama leggere, assaporare, odorare gli antichi libri polverosi che da anni occupano gli scaffali della sua biblioteca. Rappresentato nelle vesti di un bibliotecario arcimboldiano, il cui volto è composto integralmente di libri, egli cederà presto il passo ad un soggetto altrettanto importante, se non addirittura fondamentale: chi di voi, durante l’infanzia, non ha mai assistito alla lettura di un libro per bambini seduto direttamente sulle gambe del proprio nonno?La scena sarà occupata da un anziano d’eccezione: un Dario Fo caricaturizzato si presterà in veste di nonno alla lettura di un romanzo al proprio nipotino.  Libri, libri ed ancora libri: cultura all’antica, pagine gialle e consumate ben lontane dallo schermo illuminato dei nostri tablet. Cultura che ci rende famosi nel mondo, che ci rende ancora fieri di appartenere ad un Paese così contestato dentro e fuori i suoi confini. Chiudiamo gli occhi e immaginiamo che tutto ciò che oggi non funziona possa svanire per un attimo e concentriamoci su quanto c’è di bello e ci rende ancora speciali: la cultura, l’arte, le tradizioni e le nostre abitudini. Ognuno di noi può attribuire all’amore un diverso significato, ma con quest’opera si vuole metaforicamente risvegliare l’amore che è passione, dedizione e creatività, in una parola: “cultura”! E allora, poiché l’amore tutto muove, difendiamo, con l’amore, il nostro glorioso passato e guardiamo senza timore al futuro, forti della nostra bellezza: “l’amor che move il sole e l’altre stelle”.

Rivazancana – “Abbiamo tutti perso la memoria”

E’ questo il titolo del carro che Rivazancana propone quest’anno. Il tema si rifà alla storia della pesciolina Dory che assieme a Marlin e il figlio Nemo vive felicemente sulla barriera corallina e dopo aver perso la memoria improvvisamente si ricorda di avere una famiglia che la sta cercando.Dory parte così assieme ai suoi amici, ognuno con i propri limiti e i propri difetti per una straordinaria avventura attraverso l’oceano che li condurrà ad un prestigioso parco oceanografico: un acquario che è anche un centro di riabilitazione. Esplorando con destrezza le complesse regole del parco, Dory e i suoi amici scopriranno l’amicizia, il senso della famiglia, la lealtà, l’ascolto ma soprattutto la magia che si cala nei loro difetti e la forza d’animo necessaria per superare un limite. Anche noi siamo sempre alla continua ricerca di qualcosa: un amore, una parola gentile, una carezza, un bacio, di un po’ di coraggio, di un po’ di felicità, talvolta non siamo contenti di quel che abbiamo. E’ importante e positivo avere dei desideri e cercare di realizzarli e, come Dory, avere la necessità di guardare avanti ma anche di ricordare : non per rimanere chiusi nel passato ma per guardare al futuro con rinnovata speranza e fiducia.

 

Carro fuori concorso – Il viaggio di Babù , scuola materna Charitas Christi

Il carro vuole esprimere il percorso intrapreso dal pappagallo Babu’ che volando attorno i diversi continenti accompagna i bimbi alla scoperta delle famiglie e di cosa significa “essere famiglia” in Europa, in Asia, in America, in Africa e in Oceania. Tutto per far capire ai bimbi l’idea di entità’ familiare nell’ottica Cristiana e l’importanza dei valori che essa esprime quali l’onesta’, la fedeltà, il rispetto, l’amicizia è la solidarietà.